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lunedì 14 dicembre 2009

L A V A L I G I A delle I N D I E mercoledi 16 dicembre 2009-ore 18.30-21.00

*
Il KUMBA MELA: video
poesie & racconti: da Herman HESSE ad Allen GINSBERG
da APOLLONIO di Tiana a YOGANANDA...
meditazione.... dolci&thé


IDEE REGALO in una mostra di collane(mala) e braccialetti energetici, yantra, cristalli, incensi ed altro dalla tradizione yoga-ayurvedica...
e preziosi dipinti dall'himalaya.

a Semi di Sole...macro-bio-vegetariano
* immagine www.gosai.com/.../6-kumbh-mela-origin.html

mercoledì 23 settembre 2009

Vaccinazioni contro l’H1N1: quali le controindicazioni?


Tra qualche settimana partiranno le vaccinazioni contro la tanto temuta influenza A. La domanda che a questo punto molti cittadini si pongono è: cosa contiene questo vaccino e quali sono le sue controindicazioni?
di Andrea Boretti


Tra qualche settimana partiranno le vaccinazioni contro la tanto temuta influenza A

In Italia i casi seri di influenza “suina” sono diventati due!

Fortunatamente, a breve ci sarà l’autorizzazione all'utilizzo del vaccino.

È di pochi giorni fa, infatti, la notizia della firma da parte del viceministro della sanità Ferruccio Fazio dell’ordinanza che porterà alla vaccinazione, contro la pandemica “influenza A”, del 40% della popolazione italiana. Inizialmente - dal primo di ottobre - saranno i medici e le persone che lavorano nei servizi “essenziali” a subire il benefico elisir, poi toccherà alle categorie “a rischio” - malati cronici e bambini con gravi malattie cardio-respiratorie - infine, ai giovani fino a 27 anni, a partire da Gennaio 2010.

Preso atto dei piani del governo - peraltro in linea con quanto succede in altri stati come Francia e Stati Uniti, che hanno già speso più di un miliardo di euro per il vaccino - la domanda che il cittadino comune si pone e che da giorni gira in internet è questa: cosa contiene il vaccino e quali sono le sue controindicazioni?

I componenti classici dei vaccini sono da sempre virus morti o depotenziati, ma anche sostanze chimiche e antibiotici. La domanda vera è, quindi, quali sostanze? Per la prima volta da quando si parla di vaccino per l’H1N1 pare sia possibile sapere qualcosa della sua composizione.

Nell’ordinanza di vaccinazione del viceministro è contenuta un’informazione passata in sordina, ma decisamente importante: il vaccino che verrà somministrato in Italia conterrà l’immuno-coadiuvante MF59 , e non è una buona notizia.

L’MF59, conosciuto anche come squalene, ha lo scopo di aumentare la risposta immunitaria del nostro corpo a seguito della somministrazione del vaccino. In un certo senso si può quindi dire che rende il vaccino più forte, ma questo non è tutto.

Cosa contiene questo vaccino e quali sono le sue controindicazioni?

Lo squalene è una sostanza presente naturalmente nell’organismo umano, soprattutto nel sistema nervoso. Questo fatto non darebbe, in una situazione normale, alcuna ragione al sistema immunitario di aggredirlo. Il problema è che l’iniezione è una via d’ingresso “anormale” dello squalene nel corpo, ed è proprio questo che fa sì che tale sostanza venga improvvisamente considerata “cattiva” dal sistema immunitario e quindi aggredita, ovunque si trovi, nel sangue come nel sistema nervoso dove è vitale.

A sostegno di questa affermazione riportiamo una ricerca condotta alla Tulane Medical School sui veterani della Guerra del Golfo vaccinati contro l’antrace con un vaccino contenente l’immuno-coadiuvante MF59:

“ …la maggioranza sostanziale (95%) dei pazienti che svilupparono la Sindrome della Guerra del Golfo (Gulf War Syndome) aveva anticorpi verso lo squalene. Tutti (100%) i pazienti GWS immunizzati per il servizio Tempesta del Deserto/Scudo del Deserto che non furono impiegati, ebbero gli stessi segni e sintomi di quelli che lo furono, ovvero anticorpi allo squalene.

Per contro, nessuno (0%) dei veterani impiegati nel Golfo Persico senza segni e sintomi della GWS avevano anticorpi allo squalene. Né i pazienti con malattie idiopatiche e autoimmuni, né i controlli sulla salute mostravano un siero riconoscibile di anticorpi allo squalene. La maggioranza dei pazienti con i sintomi della GWS avevano invece detto siero.”

Ma se queste sono le conseguenze, per quale motivo la Novartis – che produce il vaccino come anche la Glaxo – si prenderebbe un rischio simile? Non sarebbe sufficiente un vaccino che non contiene l’MF59?

Come abbiamo detto, lo squalene aumenta la risposta immunitaria alla vaccinazione e questo ha come primaria conseguenza il fatto che ogni dose di vaccino necessiti di una quantità inferiore del vaccino stesso, con un conseguente aumento delle dosi a parità di vaccino disponibile.

L’MF59 non è altro, quindi, che la risposta della Novartis alle necessità del mercato.

Il mercato, ovvero milioni di persone, ha paura dell’influenza “più mortale della storia” e chiede a gran voce un vaccino? Bene, la Novartis , ne produce uno in 4 mesi, non lo testa adeguatamente – non ce ne è il tempo e poi è costoso – e a questo aggiunge lo squalene che lo rende più potente e permette di venderne una quantità di dosi che risponde alle richieste.

Non sarebbe sufficiente un vaccino che non contiene l’MF59?

Il tutto per il mercato, quel mercato fittizio creato dai media e dall’OMS amplificando paure e gridando all’untore. Un mercato che varrà qualche miliardo di dollari per le case farmaceutiche e che darà margini ancora maggiori con l’MF59, una sostanza che per le “qualità” sopra descritte non è stata approvata dalla Food and Drug Amministration americana e che non sarà quindi presente nella versione americana del vaccino.

In Europa sì. In Italia sì.

Secondo il Dr Viera Scheibner, già ricercatore scientifico del governo australiano: “…questo coadiuvante [lo squalene] contribuì alle reazioni a cascata chiamate "Gulf War Syndrome," (sindrome della Guerra del Golfo) documentate nei soldati coinvolti nella Guerra del Golfo.

I sintomi da loro sviluppati includevano: artrite, fibromialgia, adenopatia, irritazioni cutanee fotosensitive, fatica cronica, emicranie croniche, perdita abnorme di peli, lesioni cutanee non guaribili, ulcere da afte, vertigini, debolezza, perdita di memoria, attacchi epilettici, cambi di umore, probelmi neuropsichiatrici, effetti antitiroidei, anemia, alto tasso di sedimentazione degli eritrociti, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, fenomeno di Raynaud, sindrome di Sjorgren, diarrea cronica etc.”

Non male come effetti collaterali.

Certo qualcuno potrebbe pensare che questo è allarmismo alla rovescia. Ciò su cui bisogna concentrarsi, però, sono i tempi. Non si confeziona un vaccino in quattro mesi e soprattutto non lo si testa e controlla in sole due settimane. È pericoloso o quanto meno insicuro dichiarare il contrario.

Ad ogni modo, l’influenza A sembra avere un tasso di contagio e mortalità inferiore a quello di una normale influenza: solo in Italia nel 2008-2009 la temutissima australiana ha contagiato più di 2.000.000 di persone, mentre fino ad oggi la “suina” conta nell’intera Europa non più di 50.000 casi.

Quindi, la domanda finale è: perché vaccinarsi? Il gioco vale la candela?

Per governi e case farmaceutiche pare di sì, ma per voi?

Vaccino per l'influenza suina e sindrome di Guillain Barrè
http://tex1962.splinder.com/post/21232731/Vaccino+per+l

lunedì 25 maggio 2009

Aung San Suu Kyi libera!‏


Dopo 13 anni di detenzione, Il Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi è stata incarcerata di nuovo su accuse inventate dal brutale regime birmano. Lancia un appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite per assicurare il suo rilascio e quello di tutti i prigionieri politici:

Firma la petizione

La leader della democrazia birmana e vincitrice del premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, è stata arrestata in base a nuove accuse inventate, , proprio pochi giorni prima che scadessero i suoi 13 anni di detenzione. Lei e migliaia di monaci e studenti sono stati imprigionati per aver corraggiosamente sfidato il brutale regime militare con appelli pacifici per la democrazia.

Mettendo a repentaglio la propria incolumità per parlare in favore dei propri amici imprigionati, gli attivisti birmani stanno domandando il rilascio di Aung San Suu Kyi e di tutti i prigionieri politici e fanno appello a tutto il mondo perché li aiuti. Abbiamo solo sei giorni per inviare al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon una valanga di firme a sostegno della petizione chiedendogli di rendere il loro rilascio una priorità urgente – può farne una condizione per un rinnovato impegno internazionale. segui il link per firmare la petizione, e inoltra questa email ai tuoi amici per assicurare che Aung San Suu Kyi e tutti i prigionieri politici siano liberati. Gli attivisti birmani presenteranno la petizione globale ai media il 26 maggio: :

http://www.avaaz.org/it/free_aung_san_suu_kyi

Il 14 maggio, Aung San Suu Kyi è stata arrestata e tradotta in carcere con l’accusa di essere in connessione con un uomo americano che presumibilmente si è introdotto furtivamente nel complesso in cui si trova trattenuta a Yangon. Le accuse sono assurde -- sono i militari birmani, che ora l’accusano di aver violato gli arresti domiciliari, ad essere responsabili della sicurezza del complesso. Sono un pretesto per tenerla detenuta fin dopo le elezioni che si terranno nel 2010.

Il regime birmano è noto per la sua feroce repressione di ogni minaccia al completo controllo militare – migliaia sono in carcere in condizioni disumane e privi di cure mediche, ci sono continui abusi dei diritti umani, una violenta repressione dei gruppi etnici, ed oltre un milione sono stati costretti a cercare rifugio oltre confine.

Quella di Aung San Suu Kyi è la più grande minaccia al potere della giunta. La sua leadership morale del movimento democratico e la sua eredità della grande vittoria elettorale nelle elezioni del 1990 significano che è l’unica figura in grado di sopraffare i militari nelle elezioni del prossimo anno. E’ stata detenuta numerose volte dal 1988 – agli arresti domiciliari senza alcun contatto con il mondo esterno. Ma questa nuova scandalosa detenzione nella famigerata prigione Insein priva di cure mediche può essere molto pericolosa perché è seriamente malata.

Le fonti dicono che il regime militare teme questo appello online unificato e massiccio all’ONU -- oltre 160 gruppi di solidarietà ed esiliati birmani in 24 paesi stanno partecipando alla campagna. E il Segretario Generale e i principali attori della scena internazionale che cercano di impegnarsi nuovamente con il regime birmano, possono influenzare il destino di questi prigionieri. La scorsa settimana il Segretario Generale Ban Ki Moon ha detto:” 'Aung San Suu Kyi e tutti coloro che hanno un contributo da dare al futuro del loro paese devono essere liberati”. Inondiamolo con un appello globale affinché metta in pratica urgentemente le proprie parole e ponga fine agli arresti e alla brutalità:

http://www.avaaz.org/it/free_aung_san_suu_kyi

Come per il rilascio di Nelson Mandela dopo anni di prigionia in Sud Africa, la libertà di Aung San Suu Kyi dopo anni di ingiusta detenzione, porterà un nuovo inizio alla Birmania e speranza per la democrazia. Questa settimana potrebbe essere il momento storico per il cambiamento – rimaniamo uniti dietro Aung San Suu Kyi e questi coraggiosi uomini e donne chiedendo il loro rilascio adesso!

http://www.avaaz.org/it/free_aung_san_suu_kyi

Con speranza,

Alice, Brett, Ricken, Pascal, Graziela, Paula e il resto del team Avaaz

lunedì 18 maggio 2009

Il 20 maggio a SEMIdiSOLE C E N A di S O L I D A R I E T A’

L A V I A del D H A R M A
serata di solidarietà per la ricostruzione della sala di meditazione dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia(Pisa):

Inaugurazione della mostra fotografica di Eliana Esposito con contributi artistici di Teresa Mangiacapra e di Gino Sansone.

Poesia Mantrica con annotazioni musicali di Marco Di Palo.

Cena vegetariana mediterranea.

Contributo associativo 25 euro: i proventi della serata e della vendite delle fotografie saranno devoluti all’Istituto per la realizzazione della sala di meditazione.

PRENOTARSI! tel. 0810832893, posti limitati.

che tutti gli esseri siano felici!


Vi invitiamo a questa serata di solidarietà per raccogliere fondi per la ricostruzione della sala di Meditazione, gompa, dell’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia(Pisa); distrutta da un incendio lo scorso dicembre.


L’Istituto è un centro della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana, fondata dal Maestro tibetano Lama Tubten Yeshe per rendere accessibili a tutti gli insegnamenti del Buddha come patrimonio universale per lo sviluppo della Coscienza Umana e la realizzazione di una nuova società in armonia con la Natura e lo Spirito. In questa visione, l’Istituto organizza, da più di trent’anni, corsi e seminari sulla psicologia e la meditazione buddista anche in relazione alla psicologia ed alla cultura occidentale, ospitando insegnanti e maestri di diverse tradizioni, culture e discipline (i programmi dell’Istituto sono consultabili sul loro sito www.iltk.it).

Il gompa è il luogo dove questi incontri e seminari avvengono, il gompa è il cuore

dell’Istituto, ed è per questo che i proventi della cena vegetariana del 20 ed i

proventi della vendita delle opere della mostra fotografica verranno devoluti all’

Istituto per la realizzazione del nuovo Gompa.

Vi invitiamo quindi,se vi è possibile,di prenotarvi per la serata e di far circolare

questo invito.

Ringraziando, vi auguriamo Ogni Bene.
Gino Sansone,per Semi di Sole,associazione culturale.




sabato 18 aprile 2009

Intervista al prof. Berrino (tratta da Report)

Qual'è la giusta alimentazione per vivere meglio? Per prevenire i tumori o le malattie cardiache? Per stare in forma? Il prof. Franco Berrino direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva dellIstituto Tumori di Milano ci aiuta a capire meglio la questione...

martedì 7 aprile 2009

UN PRIMO AIUTO PER L’AQUILA


L'Udu (Unione degli Universitari www.udu.it) sta cercando posti letto: chiamare 0643411763 o organizzazione@udu.it
Per volontari da tutta italia: 06.68201 da Pescara: Centro Protezione Civile Pref. Pescara 085.2057627 (lascia nome e cell.)
Per donare sangue presso l'ospedale di pescara: Dipart. Medicina Trasfusionale PO "Spirito Santo" Via Fonte Romana 8 - 65124 Pescara Telefono 0854252687. O rivolgersi agli altri ospedali abruzzesi.
Per donare il sangue dal tutta Italia: rivolgersi presso le strutture dell’Avis più vicine: http://www.avis.it/usr_view.php/ID=1545

RISCHIO INGOLFAMENTO PER I PUNTI DI RACCOLTA SANGUE

Per la donazione del sangue per le vittime del terremoto in Abruzzo, le indicazioni del Centro Nazionale Sangue del Ministero della Sanità richiedono una certa limitazione alle donazioni perchè si sta verificando un intasamento dei punti di raccolta.
Al momento l'emergenza sangue è sotto controllo, quindi risulta più funzionale rimandare di qualche giorno la donazione per chi era intenzionato ad essere solidale anche in questo modo alle vittime del terremoto.
Sono sempre importanti i contributi di sangue Rh negativo, e dei gruppi sanguigni più rari come A- e B-.
http://www.avislazio.it/
http://www.avisabruzzo.it/

Per fare donazioni: Raccolta fondi Croce Rossa Italiana:Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL - roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale: pro terremoto Abruzzo;Conto corrente postale n. 300004 intestato a CRI causale: pro terremoto Abruzzo;Versamenti on line sul sito: www.cri.it/donazioni.html

Per enti locali e associazioni di volontariato, comitati, gruppi organizzati: è possibile attivarsi da subito con i corpi locali di protezione civile, con la associazioni prendendo contatti con i coordinamenti regionali, c’è bisogno di medici, tende, coperte, cibo e supporto logistico.
Per informarsi: Dipartimento della Protezione Civile 06.68201 fonte:unimagazine.it

Inoltre, gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell’Abruzzo gravemente colpita dal terremoto.Ogni Sms inviato contribuira’ con 1 euro, che sara’ interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l’assistenza.Sara’ possibile donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero: 48580. Il Dipartimento della Protezione Civile fornira’ tutte le indicazioni sull’utilizzo dei fondi raccolti.

Poste Mobile ha attivato il numero di solidarieta' 377.2048580 per consentire ai propri clienti di contribuire all'azione di soccorso a favore delle comunita' terremotate. Tutti i clienti PosteMobile possono donare 1 euro inviando un Sms al numero speciale 377.2048580. Inoltre, i clienti che hanno associato alla propria Sim Poste Mobile un conto corrente Bancoposta o una carta prepagata Postepay possono donare qualunque importo accedendo ai servizi Semplifica tramite il menu' della propria scheda Sim, selezionando lo strumento di pagamento associato (Conto Corrente o PostePay) ed effettuando un postagiro al conto corrente postale n* 10 40 0000, oppure effettuando una ricarica sul numero speciale 377.2048580. Lo comunica PosteItaliane.

martedì 24 marzo 2009

Appoggia ancora la Birmania‏

Cari amici,
I pacifici attivisti birmani a favore della democrazia si stanno appellando al Segretario Generale dell'ONU Ban Ki Moon per assicurare il rilascio dei prigionieri politici. Appoggiali -
Firma la petizione Il leader democratico birmano e vincitore del Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, ha trascorso gli ultimi 13 anni detenuta dalla giunta militare birmana. Lei e migliaia di monaci e studenti sono stati imprigionati per aver sfidato coraggiosamente il loro regime brutale con appelli alla democrazia. Questa settimana un barlume di speranza si è acceso per il loro rilascio, e per noi è tempo di appoggiarli.Mettendo a rischio la propria incolumità parlando dei propri amici detenuti, questa settimana gli attivisti birmani hanno richiesto il
rilascio di Aung San Suu Kyi e di tutti i prigionieri politici ed hanno lanciato un appello al mondo affinché li aiutasse. Dal momento che la crisi economica globale rende il flusso di aiuti più essenziale, i generali birmani stanno diventando più vulnerabili alla pressione internazionale, ma abbiamo bisogno di una valanga di firme al Segretario Generale dell'ONU Ban Ki Moon per far in modo che questa diventi una priorità assoluta. Segui il link per firmare la petizione, ed inoltra questa email per assicurare che lei ed i suoi compagni detenuti siano liberati:

http://www.avaaz.org/it/free_burma_political_prisoners

Gli organizzatori birmani hanno stabilito un obiettivo di 888,888 firme. Il numero 8 è significativo nella cultura birmana, e la giunta al potere è estremamente superstiziosa - un numero così alto e significativo può avere un'influenza speciale su di loro. Ma questo tema non compare nei titoli dei giornali, così per raggiungere i nostri numeri abbiamo bisogno di inoltrare questa email e persuadere i nostri amici ad aiuare.Aung San Suu Kyi è il volto internazionale della lotta per la democrazia in Birmania. E' stata detenuta numerose volte a partire dal 1988. Adesso è agli arresti domiciliari e non le è permesso alcun contatto con il mondo esterno.

Gli organizzatori birmani hanno stabilito un obiettivo di 888,888 firme. Il numero 8 è significativo nella cultura birmana, e la giunta al potere è estremamente superstiziosa - un numero così alto e significativo può avere un'influenza speciale su di loro. Ma questo tema non compare nei titoli dei giornali, così per raggiungere i nostri numeri abbiamo bisogno di inoltrare questa email e persuadere i nostri amici ad aiuare.Aung San Suu Kyi è il volto internazionale della lotta per la democrazia in Birmania. E' stata detenuta numerose volte a partire dal 1988. Adesso è agli arresti domiciliari e non le è permesso alcun contatto con il mondo esterno. Ma la crescente pressione internazionale sta funzionando -- A dicembre, 112 ex presidenti e primi ministri di 50 paesi hanno inviato una lettera al Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon sollecitandolo a fare pressioni per il rilascio di tutti i prigionieri politici, e 20 prigionieri politicisono stati rilasciati a febbraio dopo che una delegazione delle Nazioni Unite aveva visitato il paese..Le fonti adesso riferiscono che il regime militare ha paura di questo appello online massiccio e unificato all'ONU --più di 160 gruppi birmani in 24 paesi stanno partecipando alla campagna. Ma è necessario che tutti noi e tutti ii nostri amici firmino la petizione per attirare l'attenzione di Ban Ki Moon. Avaaz ha già agito in precedenza per la Birmania -- possiamo farlo di nuovo.
Clicca qui per fermare gli arresti e la brutalità:

http://www.avaaz.org/it/free_burma_political_prisoners

Questa è una di quelle occasioni in cui se agiamo in numero sufficiente possiamo fare veramente la differenza. Unisciti ai coraggiosi attivisti democratici birmani detnuti e nascosti ed aiuta a porre fine a questa violenta repressione.Con speranza e solidarietà,Alice, Ricken, Pascal, Graziela, Veronique, Iain, Paul, Luis, Paula, Brett e l'intero team AvaazFonti:

http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.3101551735 http://www.sudestasiatico.com/2009/03/13/myanmar-ong-lanciano-campagna-per-liberazione-prigionieri-politici/ http://it.peacereporter.net/articolo/14146/Myanmar,+il+regime+stringe+la+morsa http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/340 --------------

CHI SIAMOAvaaz.org è un'organizzazione non-profit e indipendente, che lavora con campagne di sensibilizzazione in modo che le opinioni e i valori dei popoli del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali. (Avaaz significa "voce" in molte lingue.) Avaaz non riceve fondi da governi o aziende ed è composta da un team internazionale di persone sparse tra Londra, Rio de Janeiro, New York, Parigi, Washington e Ginevra. +1 888 922 8229 Clicca qui per avere maggiori informazioni sulle nostre campagne.Non dimenticare di andare a vedere le nostre pagine: Facebook, Myspace e Bebo.

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